Partecipa alla call di selezione per laboratori, poster e toolkit educativi
Il 27 e 28 settembre 2025 a Padova si svolgerà l’undicesima edizione di Educare alle Differenze. Un viaggio iniziato nel settembre 2014 su sollecitazione di tre piccole associazioni sparse per l’Italia per promuovere pratiche educative capaci di valorizzare le differenze – di genere, orientamento sessuale, di abilità, di religione, di cultura, di lingua, di provenienza geografica – per costruire immaginari e culture aperte, e arginare l’ondata conservatrice che oggi conosciamo come movimento anti-gender. Educare alle Differenze è una comunità che è cresciuta ed è andata consolidandosi nel corso del tempo, mettendo al centro la pratica dell’auto-formazione tra personale docente ed educativo, attivist* e operator* del terzo settore. È diventata oggi una rete formalmente costituita di 15 associazioni, che lavorano insieme per favorire la diffusione di pratiche, culture e politiche per l’educazione sessuo-affettiva, per il contrasto a tutte le discriminazioni in un’ottica intersezionale e transfemminista.
Negli ultimi anni, con sempre più intensità, la scuola è attraversata da un processo di restringimento degli spazi di libertà, di pensiero critico e di educazione collettiva. Un autoritarismo strisciante investe i corpi e le relazioni: si intimidiscono insegnanti e studenti che dissentono, si impongono riforme e curricola senza un reale confronto, si stigmatizzano le identità trans* e non binarie, si accelerano i meccanismi di valutazione e controllo, normalizzando l’obbedienza e silenziando il dissenso. L’obiettivo pare una scuola ridotta a dispositivo disciplinante e trasmettitore acritico di saperi, con sempre meno agibilità per il conflitto, il dissenso e le differenze.
A tutto questo si affianca un lessico sempre più militarizzato, dentro e fuori la scuola: nelle piazze e nelle aule si criminalizzano manifestazioni di solidarietà e autodeterminazione — da chi prende parola per la Palestina a chi lotta contro le violenze di genere — mentre l’educazione viene piegata alle logiche della sicurezza, della normalizzazione, del controllo.
Noi, invece, vogliamo continuare a praticare e immaginare un’altra scuola. Una scuola che non educhi ad obbedire, ma a farsi domande, scegliere e dissentire. Una scuola capace di interrogarsi sulle relazioni di potere e sulle forme di oppressione — sul sessismo, il razzismo, l’omolesbobitransfobia, l’abilismo, il classismo — e che non si limiti a “includere”, ma che sappia costruire spazi di agibilità, legittimità e parola per chi è sistematicamente collocat* ai margini.
Per noi, consenso e dissenso non sono in opposizione, ma strettamente intrecciati: educare al consenso significa saper riconoscere e praticare la possibilità di dissentire. Nessun consenso è autentico senza la libertà di dire no. Nessuna relazione educativa è libera senza la possibilità di sottrarsi, di costruire alternative, di generare conflitto.
Educare alle Differenze 2025 – “Liber* di dissentire” sarà uno spazio per condividere esperienze, pratiche e immaginari che ogni giorno, nei servizi educativi, nelle scuole, nei movimenti, aprono varchi di libertà e di autodeterminazione. Spazi educativi in cui il dissenso non solo sia possibile, ma venga valorizzato come capacità collettiva di interrogare le norme, trasgredire i ruoli, praticare l’autodeterminazione, mettendo al centro i corpi, i desideri, i bisogni e le relazioni. Per questo invitiamo insegnanti, educat*, studenti, genitori, attivist* a partecipare al meeting nazionale di Educare alle Differenze portando pratiche, idee, strumenti, conflitti: tutto ciò che nei vostri territori, scuole, collettivi, percorsi educativi già produce dissenso, già resiste, già costruisce scuole vive, aperte, indisciplinate.
Modalità di partecipazione
Si può partecipare alla call compilando il formulario entro il 15 giugno. Si possono scegliere due opzioni:
- proporre un laboratorio
- partecipare alla piazza (poster o toolkit)
Il laboratorio – cuore pulsante della metodologia di Educare – è un vero e proprio momento formativo rivolto a persone adulte, in cui condividere e sperimentare attivamente metodologie e strumenti di lavoro sull’educazione alle differenze. Si svolge in spazi circoscritti e prevede la creazione di un ambiente educativo basato su un approccio attivo, partecipativo e non frontale e attento alle diverse soggettività che lo abitano. Ha una durata di 90 minuti.
La piazza è uno spazio aperto in cui confrontare pratiche, scambiare strumenti e stringere relazioni. Nella piazza si possono portare:
- Poster in cui raccontare le proprie attività e iniziative, o presentare i risultati di percorsi e progetti educativi
- Toolkit strumenti educativi realizzati per presentare metodologie educative e veicolare un approccio non formale
con un LABORATORIO o con un toolkit o un poster (PIAZZA) da inviare tassativamente entro il 15 giugno 2025.
Obiettivi di laboratori, poster e toolkit
Per conoscere i principi e le metodologie di Educare alle Differenze vi invitiamo a consultare il nostro documento metodologico.
Criteri di selezione
Le proposte saranno selezionate secondo i seguenti criteri:
- attinenza al tema della call;
- metodologie non formali e con un approccio attivo;
- fascia d’età (per garantire laboratori a tutte le persone che lavorano con gruppi diversi);
- distribuzione geografica (per rappresentare i diversi territori);
- tipologia di soggetto proponente (per avere una presenza sia di insegnanti che di scuole, associazioni, attivist*, centri antiviolenza, educator* ed enti locali).