Sì è conclusa a Pescara, all’istituto professionale Marzio Michetti, l’ottava edizione di Educare alle Differenze, la comunità educante che si incontra ogni anno per condividere buone pratiche, strumenti e visioni politiche per una scuola pubblica inclusiva, laica e plurale.
È stata l’edizione della ripartenza dopo gli anni faticosi della pandemia: finalmente in presenza più di 400 professionist* del mondo della scuola – insegnanti, educator*, psicologh*, attivist* di associazioni e centri antiviolenza – si sono incontrati per autoformarsi attraverso più di 30 laboratori dal nido alle secondarie di primo grado. Tema dell’edizione le molte forme che può assumere la violenza di origine patriarcale ed eteronormativa: la violenza maschile contro le donne, l’omolesbobitransfobia, le violenze del binarismo e della normatività di genere.
È una edizione che si conclude nel giorno delle elezioni e non possiamo nascondere di guardare con molta apprensione ai venti neri e oscurantisti che ci aspettano. Tuttavia, li guardiamo anche con determinazione e fermezza: come è stato ribadito da più voci nel corso dell’assemblea plenaria che ha chiuso questa edizione ‘non arretreremo neanche di un millimetro di fronte a chiunque cercherà di minare la legittimità e l’agibilità dei progetti di Educazione alle Differenze e di promuovere una cultura dell’odio, della discriminazione e della violenza’.
Ci prepariamo ad un anno di resistenza e lotta in cui continueremo a costruire dal basso reti e strumenti per contrastare le violenze e le diseguaglianze, e per valorizzare le mille sfumature delle identità. Ci ritroveremo l’anno prossimo, il 23 e 24 settembre in Puglia per una nuova edizione che scende a sud!